E tu, dove abiti? (di Rita Pani)
Sapete, non tutti sanno chi sia la persona che dà il nome alla strada in cui vivono, o quale sia l’evento storico che alla strada ha dato il nome. Avevo un’amica quando ero ragazzina che abitava in via Curiel, e un giorno chiacchierando venne fuori che per lei Curiel era quello che aveva inventato la penicillina. Lì per lì le dissi che la penicillina l’aveva inventata Fleming, che i Curie scoprirono la radioattività e che Curiel in realtà era stato un comunista. Conoscendomi è probabile che ridacchiai, ma dopo qualche tempo ci rincontrammo e lei mi insegnò per filo e per segno tutta la storia di Eugenio Curiel. Non c’era ancora Internet e tanto meno Wikipedia. La mia amica aveva consultato un' enciclopedia. Per i più giovani, vorrei dire che l’enciclopedia era una serie di libri … insomma, era una Wiki di carta, con le voci indicate in ordine alfabetico, e ogni volume recava sul dorso l’indicazione delle lettere contenute sul volume. I nostri genitori si svenavano pur di garantircene una.
Io sono stata privilegiata anche in questo senso. Non nel senso delle enciclopedie, che comunque in casa non sono mai mancate, ma proprio per la via nella quale abitai per lungo tempo. Non avrei mai potuto confondere la penicillina con la radioattività: io abitavo in via Gramsci e per altro lunga parte delle mie vacanze estive le trascorrevo ad Ales, il paese in cui lo stesso Gramsci ebbe i natali.
Leggevo i giornali, e mi è tornata in mente questa cosa, pensando alle volte che crescendo comunista avevo potuto vantare una “certa vicinanza” col Gramsci … “Abito nella strada a lui dedicata … ho visto la casa dove è nato …” dispute infantili, ma che ancora mi inducono al sorriso. Ho pensato a un bambino del futuro, che un giorno spinto dalla curiosità messale addosso da un amichetto petulante e un po’ saccente dovesse andare a scoprire a chi è intitolata la strada nella quale abita: “Via bettino craxi.”
Chissà se a quel tempo, il popolo italico avrà riacquistato tutte le sue facoltà mentali, e se sarà in grado di sentirsi indignato e offeso, perché qualcuno molti anni addietro ha avuto il coraggio di dedicare una strada a un malfattore, a un corruttore, a un ladro, a un latitante.
O saranno tutti ormai catechizzati al punto d’essere diventati al contrario?
“Tu in che via abiti?
“Io abito in via craxi, corruttore, e tu?
“Io in via Bilancia seria killer, ma la mia fidanzata sta messa meglio di tutti, lei vive in largo dell’utri mafioso, e sua zia in Piazza Totò Riina, Padrino.”
“Eh sì! La più fortunata è Giovanna.”
“Perché?”
“Perché lei vive a via rosa berlusconi madre.”
sabato 6 febbraio 2010
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