E no che non si dimette ... quando mai? (di Rita Pani)
E no che non si dimette ... quando mai?
"Se ci fosse una condanna in processi come questi, sentirei il dovere di resistere al mio posto per difendere la democrazia e lo stato di diritto". (silvio berlusconi corruttore)
È una frase presa dall’ultimo libro di bruno vespa, che nemmeno ha la pretesa di essere un libro di barzellette. Questa frase spiega perché non ho mai comprato né letto, la carta igienica in formato libro prodotta da quel tale.
Ma è anche una frase che dice assai di più, non di chi ha avuto la faccia tosta di pronunciarla, ma di chi pur non avendo nemmeno bisogno di farsela dire, perché tanto ovvia e scontata, continua imperterrito a non comprendere quale sia l’anomalia politica, etica e morale di un paese che ha per padrone governante un malfattore.
C’è chi di fronte ad un’affermazione tanto ridicola quanto vergognosa sorride, c’è chi si indigna per almeno trenta secondi, c’è infine chi non ci troverà nulla né di strano né di discutibile. Credo che questi ultimi siano in maggioranza, e poi sarebbero quelli che non si stupirebbero nemmeno se domani un telegiornale aprisse la sua pagina politica dicendo: “Si è riunito oggi nella sede del Carcere di Opera a Milano, il consiglio dei ministri …”
Ora si vocifera anche del Lodo Cassazione; un paio di codicilli abilmente inseriti nella legge Finanziaria in discussione al senato, che tornerebbero utili al corruttore del consiglio, per ridurre il risarcimento da pagare a De Benedetti per il Lodo Mondadori. In pratica, la furbata ad personam, ridurrebbe al 5% l’importo da pagare per chiudere il contenzioso in atto.
Non mi va nemmeno più di scrivere che non viviamo in un paese normale, che dovremmo cacciarli a calci nel culo. Non ho nemmeno voglia di sperare in un nuovo e ricco Piazzale Loreto. L’ho scritto così tante volte che mi sono venuta a noia da sola. Ho la forte tentazione di iniziare a sperare in un condannato al governo, che continui ad uscire imbellettato come e peggio di una prostituta sugli schermi televisivi, a dirsi paladino della democrazia e della libertà, persino – con la faccia come il culo – dello stato di diritto. Guardare il mondo che mi circonda franare ogni giorno un metro più in basso, e stabilire alla fine e con certezza quale sarà il limite di sopportazione del gregge di imbecilli che popola questa landa desolata.
Vorrei davvero.
sabato 31 ottobre 2009
sabato 26 dicembre 2009
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