sabato 26 dicembre 2009

Stefano Cucchi, ammazzato dallo stato.

Stefano Cucchi, ammazzato dallo stato. (di Rita Pani)

Ho visto sul web le foto di Stefano Cucchi, il ragazzo poco più che trentenne arrestato perché trovato in possesso di una modica quantità di sostanze stupefacenti, e morto dopo un paio di giorni di prigione, e sette di ospedale. Quelle immagini, questa notte non mi lasceranno dormire. Non posterò nemmeno il link, certa che se vorrete saprete reperirle nella Rete.

Dai verbali dell’interrogatorio a Tarantini (amico personale e fornitore di puttane a berlusconi):

«Nel giugno insieme a mia moglie ed a Massimo Verdoscia e famiglia deci¬demmo di prendere in affitto una villa in Sarde¬gna per un importo di circa 70.000,00 euro, che pagammo io, per un importo maggiore, e Mas¬simo Verdoscia. Prima di andare in Sardegna, io, Massimo Verdoscia e Alessandro Mannarini (anche lui iscritto nel registro degli indagati per cessione di droga, ndr ) decidemmo di ac¬quistare un quantitativo di circa 50-70 grammi di cocaina ed un quantitativo più ridotto di 'MD' (una droga sintetica simile all’ecstasy, ndr ).

Poi ci sono i transessuali, che raccontano a più riprese di quanto sia importante l’assunzione di cocaina, per partecipare degnamente alle feste organizzate per risollevare il morale a Marrazzo, e – a quanto pare – non solo a lui. “I piatti di cocaina”, così la descrivono quelli che la gente invidia, quelli che sono i modelli da imitare per la società italiota, i VIP.

Ma le foto di Stefano Cucchi, non riesco a scordarmele. Il volto tumefatto, la schiena livida. Quanta era la modica quantità? Io, che pure qualche canna me la sono fatta, non saprei dire quanto sia il peso da mischiare al tabacco di una sigaretta. So però che una sigaretta normale pesa un grammo, e di solito si indica con “modica quantità” quella che può bastare a chi la utilizza. So che non compro marijuana, perché conosco la legge, e per una canna puoi finire in galera, sebbene qualche volta vorrei per non dovermi più avvelenare col Voltaren, che placa il dolore ma non cura la mia schiena.

E la legge è appunto quella che ha potuto condurre un ragazzo a morire bastonato in carcere. La legge scritta per proibire a noi, quel che è lecito e lussuoso per altri, quasi normale.

venerdì 30 ottobre 2009

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