Megaloman a Bonn (di Rita Pani)
Da Bonn, dove partecipa al congresso del Partito popolare europeo, berlusconi torna ad attaccare i magistrati con toni durissimi. "In Italia succede un fatto particolare di transizione a cui dobbiamo rimediare: la sovranità, dice la Costituzione, appartiene al popolo" e il Parlamento "fa le leggi, ma se queste non piacciono al partito dei giudici questo si rivolge alla Corte Costituzionale" e la Corte "abroga la legge". Dall'altra parte, aggiunge, c'è "una maggioranza coesa e forte, con un premier super". "C'è una sinistra che ha attaccato il presidente del Consiglio su tutti i fronti inventandosi calunnie - dice il cavaliere - Chi crede in me è ancora più convinto. Tutti si dicono: 'Dove si trova uno forte e duro, con le palle come silvio berlusconi?'".
Tutti quanti conosciamo qualcuno un po’ scemo e ignorante, uno smargiasso, arrogante e pregno della sua stupidità. A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di incappare in un tizio così; magari ci si è guardati un po’ di sottecchi compatendolo e ignorandolo. Probabilmente è stata una di quelle occasioni in cui, guardandolo andar via, si è esplosi in una risata esclamando “Pitticcu su calloni!”
Il problema è che le dichiarazioni da esaltato cafone, riportate in corsivo, non sono state rilasciate dall’ultimo coglione che nessuno sa da dove sia uscito, ma da colui che dovrebbe rappresentare l’Italia. Il problema davvero non è più lui, ma tutti coloro che non riescono a comprendere il senso di tali dichiarazioni. Quando con tale arroganza si arriva a dire ad un popolo che le Istituzioni nate per garantire la democrazia, altro non siano che elementi di disturbo per l’uomo solo, il popolo dovrebbe rivoltarsi e non so più se in modo pacifico e colorato.
Il ministro del turismo, che tanto ha fatto per costruire un “logo” che rilanci il turismo in Italia, ha affermato che la manifestazione del No b Day, addirittura in 54 città del mondo, sia stata lesiva per “l’immagine” del paese. Il sospetto colluso con la mafia del consiglio, ha detto che chi
scrive delle inchieste sulla mafia è anti italiano. Un altro ministro insinua che siano stati i magistrati a “pagare” Spatuzza. Il ministro della giustizia, che del funzionamento della magistratura è responsabile, accusa i magistrati di essere non solo comunisti ma anche fancazzisti. Il sindaco di Milano afferma che “la crisi economica può essere un’occasione.” Il sindaco di Roma, resosi conto che quando l’Italia protesta è davvero unita e coesa, proibisce agli studenti di protestare. La polizia ormai impedisce la protesta operaia a suon di manganelli ed arresti. Ci sono giornalisti che sono la vergogna di un’intera categoria, così cretini da pubblicare la notizia dell’arresto di due mafiosi con ben due ore di anticipo dall’arresto effettivo. C’è il sottosegretario al tesoro sul quale pende un mandato d’arresto.
C’è ancora qualche dubbio sul motivo per cui il governo stia demolendo le istituzioni?
Il presidente della Repubblica e quello della camera che più volte hanno dovuto ricordare al presidente del consiglio e ai ministri, che le Istituzioni bisogna rispettarle. E se qualcuno non si accorge del paradosso, non è che sia semplicemente ignorante. È decisamente cretino. Così si capisce che la guerra è persa, perché contro l’ignoranza si può combattere con la conoscenza, contro i cretini è impossibile combattere.
giovedì 10 dicembre 2009
sabato 26 dicembre 2009
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