Edizione straordinaria (di Rita Pani)
A Tartaglia piace Di Pietro. Ecco confermati i sospetti della primissima ora sui veri mandanti occulti del gravissimo attentato, che solo per un caso non ha ucciso il miracolato di Arcore. Si pensa ad un decreto d’urgenza per trasferire l’attentatore a Guantanamo, carcere democratico americano, presso il quale lo psicolabile possa convertirsi all’Islam, e fare i nomi degli altri capi dell’associazione terroristica. Intanto nella notte i ROS hanno terminato gli accertamenti tecnico/scientifici delle altre armi sequestrate all’attentatore nell’immediatezza dell’arresto. Da fonti anonime trapelano i primi risultati, secondo i quali l’arma identificata in precedenza come un crocefisso di resina della lunghezza di trenta centimetri, sia in realtà una mezza luna, lunga un metro e mezzo, in pesante legno massello. Oltre al testimone, che nella giornata di ieri ha riferito agli inquirenti di aver visto un uomo grosso, tarchiato, abbondantemente stempiato, che recava un monogramma sulla camicia “ADP” e che gesticolando ha passato qualcosa all’attentatore, sembra esistere un video che riprende il Tartaglia nell’intimità della cabina elettorale, intento a tracciare una ICS sul simbolo dell’IDV. Si indaga ancora su possibili collegamenti con la banda Travaglio.
mercoledì 16 dicembre 2009
sabato 26 dicembre 2009
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