sabato 26 dicembre 2009

Il paniere di vespa.

Il paniere di vespa. (di Rita Pani)

Prima che me lo dica qualcuno, sì, io sono comunista, ho tre narici, sono nipote di Stalin, mangio bambini bolliti, e peggio di tutto voglio abolire la proprietà privata.

Che effetto fa, in un paese in cui si muore per povertà, in cui non si riescono a pagare le bollette, a mettere insieme il pranzo con la cena, in cui finalmente le banche devono fare la cortesia di sospendere i pagamenti dei mutui non solo a chi ha perso il lavoro, ma persino a chi ha perso un coniuge, leggere la nevrastenia di bruno vespa, urtato per non aver visto il suo contratto rinnovato?

C’è qualcuno che riesce a spiegarsi perché per il contratto di un lavoratore precario a contratto di schiavizzazione la retribuzione è ferma a sei anni fa, mentre il contratto di vespa prevede un incremento di inflazione del 22%? Esistono forse più statistiche, o magari quella esatta è quella che solo vespa può far rivalere in fase contrattuale? Il contratto dei metalmeccanici approvato con i finti sindacati qualche giorno fa, prevede un aumento di 15 (quindici) euro mensili a partire dal 2010.

Ho letto le signorili dichiarazioni dell’esimio puzzone, che è riuscito a tirare in ballo anche i contratti che la RAI fece a Enzo Biagi, e per fortuna anche la pronta risposta di Loris Mazzetti.

Non sono i soldi a far di un figuro simile una persona. D’altronde non ci si poteva attendere il silenzio dignitoso da uno che la dignità l’ha persa da tanto. Si facesse pagare a botta, come ha sempre fatto la D’Addario dal suo utilizzatore finale, tanto è lo stesso.

venerdì 23 ottobre 2009

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