Il ministro brunetta è uno spammatore (di Rita Pani)
Oggi ho ricevuto una mail. Il mittente era lo staff del ministro brunetta, oggetto: rivoluzione in corso. Ho pensato fosse una coglionata di qualcuno che voleva scherzarmi, e così l’ho aperta. No, non era uno scherzo, era proprio lo staff del ministro che con un’abile operazione di spam, pubblicizzava il libro del tizio buffo.
Da quel che ho compreso, una summa di tutte le idiozie a cui il ministro per i tornelli, ci ha abituato in questo suo primo anno di alacre lavoro di moralizzazione.
Fare spam per pubblicizzare un libro. Non ci avevo mai pensato, ma ringrazio il ministro per avermi dato questa buona idea.
Certo è da comprendere, povero ministro: edito da mondadori, e senza alcuna visibilità, cos’altro avrebbe potuto fare se non spammare?
Ho intenzione di non lasciar cadere così la cosa, e quindi domani mattina scriverò al ministro chiedendo – come è mio diritto – di sapere da quale elenco ha preso il mio indirizzo e-mail, e contestualmente segnalerò l’accaduto al garante della privacy. Lo so, non serve a nulla, ma spero almeno un po’ a rompere i coglioni.
E c’è di più: ho deciso che in prossimità dell’uscita del mio terzo romanzo, a brevissimo, lo martellerò un giorno sì e l’altro pure. Io almeno non ho pagato qualcuno perché mi rilasciasse una lista enorme di indirizzi email, lui il suo lo ha usato autonomamente per sporcare il mio mailer.
C’è di buono che la mail contiene una sua fotografia, che lo ritrae per la prima ed unica volta con i capelli puliti. Ed è già tanto. Non credo potrà ricapitare tanto presto.
venerdì 17 aprile 2009
mercoledì 23 dicembre 2009
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