Per fortuna che Fini c'è (di Rita Pani)
Sono contenta, ho letto le cronache dello show del presidente del popolo della libertà del Milan, e mi sono rincuorata. Da oggi, in Italia, si può affermare non solo che non esistono più i fascisti, ma che noi comunisti non solo esistiamo, ma siamo anche talmente tanto pericolosi che sarà compito del presidente del Milan, far sì che gli vengano attribuiti maggiori poteri, per poterci sconfiggere. Per far questo, come ogni buona azienda a conduzione familiare che si rispetti, il presidente ha bisogno del 51% delle azioni, e un minor numero di consiglieri d’amministrazione.
Per fare questo, ovviamente ci sarà da ritoccare la Costituzione antifascista, e quindi comunista, dello stato Italiano, notoriamente governato per 60 anni dal P.C.I.
La storia insegna, ma non ha scolari, diceva Gramsci, comunista pure lui, e quindi non più idoneo ad insegnar qualcosa a noi. La storia fantastica insegna di più: basta sparare a raffica un po’ di cazzate amplificate da un buon impianto acustico, e vedrai in quanti impareranno e citeranno a memoria.
Ho trovato molto interessante che il presidente del Milan, si attribuisse anche il merito di essere stato un libertador: ha fatto la rivoluzione borghese, nientemeno! Sta a vedere, mi son detta, che questo ladro prima ci ha rubato la parola democrazia, poi la libertà, ora ci vuole fottere anche la rivoluzione. Ma va bene, tanto il popolo impara presto. E il popolo della libertà impara ancora più in fretta perché per studiare non ha bisogno di libri, basta un’icona, un’immaginetta da tenere nel portafogli. Il popolo della libertà, apprende per osmosi.
Ho trovato dei passaggi del discorso davvero ineccepibili: per esempio quando ha detto ai suoi fedeli di andare e moltiplicarsi, e di portare il verbo della democrazia in tutto il mondo e a ogni creatura, e aggiungendo che se qualcuno non avrebbe creduto sarebbe stato condannato. Scusate, mi sono lasciata prendere la mano e temo d’aver citato Gesù. Oh per bacco! È la stessa cosa? No. Gesù aveva i capelli lunghi ed erano tutti suoi. Ha detto che saranno paladini della democrazia, e che cambieranno la Costituzione, da soli o in compagnia. In effetti lo dice dai tempi della parabola della calza, ma repetita iuvant.
Chiedo venia, avrei voluto scrivere qualcosa di sensato, ma è proprio il senso che manca in questa storia e non ho l’energia sufficiente per trovarlo. Forse l’unica cosa che mi ha lasciato veramente intenta a pensare, è la facilità con cui in molti abbiano salutato l’esistenza di Gianfranco Fini. “Per fortuna che Fini c’è.” Questa frase è la certificazione del fallimento o forse della vittoria di chi ha usato berlusconi per sottomettere una nazione intera. È valso a dire: i fascisti non esistono più, ed è questo il vero pericolo. La loro scomparsa, li rende liberi di esistere.
domenica 29 marzo 2009
mercoledì 23 dicembre 2009
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