Perché siamo in Italia. (di Rita Pani)
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione … tratto dall’articolo 21 della Costituzione Italiana”
Detto questo, è passata mezzanotte, e ritorno a parlare. Ora posso persino dire, che la rivolta dei blog mi sembrava una puttanata, un’occasione persa per uno sciopero che poteva essere, al contrario, un’unica voce contro l’abominio del decreto alfano. Avremmo potuto, tutti noi blogger, scrivere in modo monotematico sull’argomento. Ma aderire a uno sciopero è sempre cosa buona e giusta.
Detto anche questo, dovrei riprendere a parlar di questa bella Italia, del mare e delle colline, del buon cibo e del buon vino, della moda, dell’arte e dei leghisti.
"Chi ama Gerenzano non vende e non affitta agli extracomunitari. Altrimenti avremo il paese invaso da stranieri e avremo sempre più paura a uscire di casa!"
Voi non sapete quanto mi costa, perché io sono davvero pacifista. A me piace il mondo colorato di neri e di gialli, di bianchi e di blu. Gay e lesbiche, trans, eterosessuali, mussulmani ed ebrei, persino i cattolici quando non provano a convertirmi. Guardo il mondo fatto di persone e mi chiedo, al massimo: “ma come fa a portare i capelli in ordine?” Quindi quando mi trovo davanti a un leghista, pur essendo contro la caccia, faccio brutti pensieri.
Che ne so? Al porto di Olbia o a Portotorres, istituirei un varco doganale, perché io Gerenzano sento di odiarlo proprio, e quindi mi immagino due energumeni pronti a gettarli a mare, i gerenzanesi che vengono a inquinare le nostre coste. Mi direte: “ma i gerenzanesi non sono tutti uguali.” E lo so, per questo fatico, a pensare … potremo optare per un’autocertificazione. Dichiaro di essere un gerenzanese sano. Al ché il capoposto risponderebbe: “Ajò! Benvenuto in Sardegna!” Gli altri a mare, o in seconda istanza a fare da badanti ai pastori negli ovili del Gennargentu.
E non è che ci sia molto da ridere, perché ho iniziato ricordando parte dell’articolo 21 della costituzione, e pensando ai legaioli, mi ricordo anche dell’articolo 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge,senza distinzione di sesso,di razza,di lingua,di religione,di opinioni politiche,di condizioni personali e sociali. E compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine sociale,che,limitano di fatto la libertà è l’uguaglianza dei cittadini , impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,economica e sociale del Paese”.
… Ma la Costituzione italiana, esiste ancora? Se la risposta è sì, allora ci sarebbe da chiedersi: “Com’è che è lecito per un babbeo leghista sindaco di un paese dimenticato da Dio e dagli uomini. ignorarla?”
Perché siamo in Italia!
mercoledì 15 luglio 2009
mercoledì 23 dicembre 2009
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