Mavalàffanculo! (di Rita Pani)
Cinisello Balsamo, 19 giu. - (Adnkronos) - "Vedo che c'e' una manifestazione, evviva, cosi' tutti possono vedere la differenza tra noi e loro. Noi non andremmo mai ad una loro manifestazione a disturbare. Siete dei poveri comunisti, oggi come sempre. Mi fate pena e disgusto". Cosi' il capo del governo silvio berlusconi rivolto a un gruppo di manifestanti che protesta contro la sua presenza a Cinisello Balsamo.
È vero, almeno nel mio caso, sono povera e anche comunista, e ne vado fiera. Sono orgogliosa persino quando ho difficoltà a pagare una bolletta, perché una cosa è certa: nella mia vita non mi sono mai prostituita e mai mi prostituirò, né col corpo e né con la mente.
Pena? Io al contrario di questo figuro non posso nemmeno provare pena, anzi, ne apprezzo il senso del ridicolo che soddisfa il mio senso cinico demenziale, e tanto più mi sento meglio pensando al fatto che ormai si sia ridotto ad avere supporter pagati col tariffario di canale 5 o sottosviluppati mentali, felici di masturbarsi al solo pensiero delle mistificate attitudini sessuali del loro idolo.
Il miserabile del consiglio non ha considerato che c’è ancora chi si sente orgoglioso d’essere comunista, chi non ha mai smesso di credere in un ideale, chi ancora è capace di avere delle idee. Probabilmente è stato grazie a gente come Fassino che in Italia si è potuto svilire il termine comunista fino a farlo diventare un insulto.
Certo è più facile per il miserabile del Milan insultare chi lo contesta, che non ammettere che sia giunto il momento di lasciare l’Italia con le borsette piene di soldi e fard, magari facendo rotta verso le Bermuda, paradiso fiscale dove ha pensato bene di acquistare una casetta per poter riunire tutti i suoi cast di hard sex, ai quali per logica, esso può assistere solo ed esclusivamente come spettatore PAGANTE.
Sono comunista e anche povera, e questo mi riempie d’orgoglio, anche perché data la mia povertà non partecipo a pagare i conti delle sue mignotte, dei suoi voli, delle sue scorte, della sua sicurezza, della sua schifezza morale.
Poveraccio. S’è dovuto inventare le piazze chiuse per non rischiare di essere sputato in faccia da tutti i minchioni che ha tradito.
L’illusione è la gramigna più tenace. La storia insegna ma non ha scolari. Antonio Gramsci. (la storia ci ha insegnato anche Piazzale Loreto)
venerdì 19 giugno 2009
mercoledì 23 dicembre 2009
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