mercoledì 23 dicembre 2009

Occupiamoci di cose serie

Occupiamoci di cose serie (di Rita Pani)

È la stagione delle sagre. L’estate si ergono bancarelle e si santificano la pizza e la birra, l’anguria e il melone; c’è la sagra della bruschetta, del pomodoro e qua in Umbria persino quella della fregnaccia, che fino ad oggi non avevo ancora capito bene cosa fosse. Ora lo so. Deve essere la sagra dedicata alle minchiate leghiste.

È partito alla grande il soccorso al padrone, che nel frattempo si organizza per l’assalto finale alle menti italiote e alla democrazia. I previsti cambi ai vertici dei suoi giornali e telegiornali, con la promozione dei servi più servi che ha, le previste mazzate alla Costituzione, segnalate da Luigi De Magistris e rimaste in chiaro solo sul sito del Manifesto spiegano meglio di ogni altra analisi politica il vero scopo delle bordate idiote, di una massa di babbuini leghisti.

E basterà questa estate per l’ennesimo maquillage del pervertito del consiglio, che dopo l’ennesima stiratina di occhi, l’ennesimo bagno nella crema arancione autoabbronzante, provvederà anche a una vaginoplastica per riacquistare la verginità. Questa operazione chirurgica, la pagheremo noi con gli ultimi spiccioli di democrazia.

È pericoloso indagare sulle bufale abruzzesi, deleterio per questo governo che la gente si chieda come mai a una sorta di minaccia mafiosa si sia risposto con l’elargizione di altri quattro miliardi di euro, aggiunti a matita a margine di una legge finanziaria – che però non si chiama più così, perché ci siamo modernizzati. Non è meglio quindi indignarsi perché c’è chi vuole l’alpino di pura razza ariana?

Basta! Occupiamoci di cose serie.

Stamattina il Corriere ci dava una notizia sconvolgente, una di quelle che dovrebbero farci pensare: Jack Nicholson non ha superato la prova costume. Cazzo! (scusate il francesismo) ma ha solo 72 anni, ed è ridotto così? Ci fa specie. Noi eravamo davvero convinti che passati i 70 si iniziasse il processo di ringiovanimento … ne abbiamo avuto chiari esempi.

Anche la Stampa ci ha messo un carico da dodici: Il padre spirituale dei sei veggenti di Medjugorje, Tomislav Vlasic non è più sacerdote. Si è dimesso prima che arrivasse la scomunica di Benedetto XVI. Non solo ha fatto un figlio con una suora, ma pare che si sia anche inventato le visioni dell’apparizione della Madonna.

Ma dai? Davvero se le è inventate? No, dai!

giovedì 30 luglio 2009

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