Indietro tutta (di Rita Pani)
Certe volte è meglio attendere le precisazioni o rettifiche che puntualmente arrivano dopo la sparata ministeriale. Il fatto è che fa caldo, e i leghisti sono uomini veri, mica signorine. Loro si riuniscono a Ponte di Legno, e nonostante le temperature proibitive di questa torrida estate, elmetto cornuto in testa, come usavano i loro padri celti, rimestano polenta sui paioli di rame, posati sulla viva fiamma di un falò, spegnendo la sete con un robusto vino rosso. Credo che una minchiata, quindi ci possa stare.
Ma quale esame di dialetto? È una bufala, dice quel tizio padano che qualcuno avrà pure eletto al parlamento italiano. [cito] La proposta è quella di fare dei test pre-selettivi per consentire l'accesso agli albi regionali degli insegnanti, albi previsti proprio dalla proposta di legge in discussione. Tali test sono visti come propedeutici rispetto al superamento dei concorsi pubblici". "Come si può evincere dal testo dell'emendamento - aggiunge - la prova dovrà riguardare uno spettro culturale ampio, non riconducibile alla banalizzazione che viene fatta oggi dai giornali".
Sapete cosa? A me che si tratti di dialetto o di storia, poco importa. Quel che è importante invece è che un’altra ministra della repubblica italiana, possa dichiarare senza nemmeno un po’ di vergogna, che in fondo la proposta dei celti dall’elmetto cornuto, debba essere presa in considerazione. Avete presente quanto ancora lunga è l’estate? Quante serate di baldoria ci saranno ancora a Ponte di Legno o in qualche piccolo paese delle Alpi? Ed ogni volta sarà una cosa seria.
Magari dopo la prossima bisboccia toccherà a calderoli infilare la tabella dell’indice cefalico per determinare l’attitudine di un cittadino italiano a lavorare presso un ente padano. Il pdl dichiarerà che questo nuovo parametro non inficia l’accordo del governo, e che quindi se ne può discutere. Per fortuna a quel tempo tutti gli immigrati italiani in America saranno ormai di quarta generazione e non ricorderanno che i loro avi, furono studiati da Boas, un antropologo che stabilì come le caratteristiche degli italiani ( e degli immigrati europei) maturavano quando inseriti in un nuovo ambiente e in una nuova cultura. Ma Boas era un progressista e uno studioso (nel 1911) non un capronie elmo cornuto contemporaneo.
Ho il sospetto che presto sentiremo parlare anche di capelli biondi e occhi azzurri … aspettiamo fiduciosi.
mercoledì 29 luglio 2009
mercoledì 23 dicembre 2009
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