mercoledì 23 dicembre 2009

Questo povero paese che va a puttane.

Questo povero paese che va a puttane. (di Rita Pani)

Ora l’Espresso regala la terza puntata delle chiacchiere in libertà del pervertito del consiglio. Lui saccente, osa persino dare consigli sul sesso a una puttana, come dire: vuol insegnare al babbo a fare i figli. Io non le ho ascoltate, i modi affettati e falsi di quelle due puttane navigate mi infastidiscono; ma le ho lette e finalmente ho trovato una cosa interessante, nella parte inerente la villa –abusiva – la certosa. Il megalomane senza vergogna e col lodo alfano, ad un certo punto dice: “Sotto qua abbiamo scoperto 30 tombe fenice ... del 300 avanti cristo.” Per “sotto qua” (caprone ignorante) s’intende sotto la gelateria. Vorrei rivolgermi a chi controlla i beni culturali in Sardegna,e chiedere: che ne è dei reperti che sicuramente sono stati trovati? Perché ho cercato notizie in merito al prezioso ritrovamento storico, ma non ne ho trovate.

Continuano a dirmi che di questa storia non bisogna occuparsene, che lui troverà la simpatia della gente perché sembrerà essere perseguitato da “questa sinistra illiberale”. Chi la pensa così, probabilmente non ha mai avuto la disgrazia di provare a gettare le fondamenta di una cuccia per cani (non dico una casa) ed imbattersi in un coccio d’anfora. Chi la pensa così, probabilmente è incapace di inanellare ogni anomalia italiana nell’unica anomalia italiana: un malfattore a capo del governo.

Capisco che urgono problemi e disperazioni, ma io ritengo che siano tutte figlie dello stesso padre pervertito. È vero, non è un santo, ma è un malfattore, un mafioso, un piduista, un profittatore, un colluso con la mafia, un corruttore, un grande evasore fiscale, e chi più ne ha più ne metta. E se l’Italia va a puttane metaforicamente, è perché quello a puttane ci va veramente.

giovedì 23 luglio 2009

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