giovedì 24 dicembre 2009

Scoop!

Scoop! (di Rita Pani)

Ci sono due deputati italiani che NON risultano indagati per nessun reato. Data l’importanza della notizia, che se confermata potrebbe arrecare gravi conseguenze alla tenuta stessa del nostro o’sistema politico, non è dato sapere chi siano e a quale schieramento politico facciano capo.

Leggessi domani una notizia così, forse, mi sentirei davvero sorpresa. Strabiliata.

Invece no. Oggi per uno, domani per l’altro la notizia di reato arriva, e sebbene non succederà nulla, perché laddove non arriva il lodo alfano, arriva la negazione dell’autorizzazione a procedere, tutto rientrerà nella norma. Intanto, raschia e raschia il fondo del barile, sono arrivati fino all’oro di Bankitalia, per favorire le politiche finanziare delle tre carte: i soldi sono qua, no anzi qua, forse di là. Ops! I soldi non ci sono.

Intanto si discute (sui giornali) della drammatica situazione della INNSE, con le dichiarazioni del democratico Ichino, il quale ritiene che certe pratiche di occupazione selvaggia siano ormai obsolete. Ne ho letto un po’ di quei commenti illuminati e illuminanti, e per fortuna sono pacifista e disarmata. C’era chi lamentava di non poter occupare nulla in vista del licenziamento e chiusura della propria azienda – senza se e senza ma – e c’era chi trovava ripugnanti questi avanzi di comunismo becero, incapace di riciclarsi sul mondo del lavoro a 50. Un bellissimo esempio dava un arzillo settantottenne in procinto di un nuovo riciclo lavorativo.

Mi domandavo: ma questi illuminati idioti, avranno una minima idea di cosa ci sia davvero dietro la chiusura della INNSE? Sanno questi imbecilli quanto può valere oggi un terreno a Milano, in previsione dell’EXPO? No, non lo sanno, perché hanno ancora la pancia piena, basano la loro economia personale sullo sfruttamento degli schiavi, e soprattutto molti di loro non sanno nemmeno come e perché, in seguito a quali lotte operaie, i loro padri siano riusciti a consentirgli di vivere a sbafo.

Mentre io resto in attesa di sapere i nomi dei due deputati onesti del parlamento italiano, il ministro sposta le carte, e d’improvviso in Abruzzo si decide che chi ha la casa agibile, entro breve dovrà fare ritorno alla propria abitazione, lasciare gli alberghi della costa, e soprattutto non vedrà nemmeno un euro di aiuto statale (le case agibili, non sono del tutto prive di danni). Il sindaco intanto mette in chiaro che forse le case saranno pronte a settembre, ma anche a dicembre, chi lo sa? E ci sono paesi non menzionati mai, che non hanno avuto il G8 e che si dovranno arrangiare durante tutto il freddo inverno abruzzese. La TV lo dirà? Forse no, data la militarizzazione fascista avvenuta in questi giorni di caldo, e di Superenalotto.

Eh sì. Neanche oggi un sei, e nemmeno un cinque più uno. Intanto in pochi sanno che il sistema di estrazione dei numeri non è più legato al Lotto, e non sanno nemmeno, di quanto, estrazione dopo estrazione, i cittadini speranzosi, volontariamente, riversino nelle casse del ministero. Lo stesso ministro che voleva mettere le mani sull’oro di Banchitalia, lo stesso ministro che si è consumato le unghie raschiando il barile, lo stesso ministro che non riesce più a fare finta di elargire danari che non ha – tranne quelli per la mafia. Quelli è meglio che li cacci. Giocate tutti, mi raccomando, finanziate il governo ladro. Tanto sognare non costa nulla … Lo dice la pubblicità. È solo un euro, no? Lo stesso euro che mi hanno rubato per lo tsunami, per risanare i bilanci di bertolaso, lo stesso euro che lo stato avrebbe voluto fottermi in occasione del terremoto.

Io non gioco al Superenalotto.

giovedì 6 agosto 2009

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