mercoledì 23 dicembre 2009

Se la montagna ...

Se la montagna ... (di Rita Pani)

Immagino che a quest’ora tutti sappiate che da oggi la “mensa dei poveri” che serve i pasti caldi a deputati e senatori costa il 20% in meno. Immagino che molti di voi avranno lasciato cadere qualche santo dal cielo. Sono certa che molti avranno masticato parolacce e maledizioni. È facile, soprattutto in un periodo in cui noi si vive giorno per giorno, arrabbiarsi. Non serve a nulla.
Che i nostri parlamentari siano una manica di nulla facenti, pagati troppo, arraffoni, persino malviventi e talvolta criminali è noto; la possibilità di escluderli dalla vita politica ci è stata tolta con le ultime riforme della legge elettorale, scritta appositamente per far sì che più delinquenti sono, più abbiano possibilità di rifugiarsi in parlamento. Considerato che la rivoluzione è da escludersi per manifesta oziosità del popolo italiota, potrebbe esserci un modo per far rivalere i nostri diritti o per lo meno, per far capire a questa cosca malavitosa che a noi non stanno più bene, né le loro facce, né le loro prepotenze.

Bisogna istituire un comitato per la richiesta di una legge elettorale, andare da un notaio e registrare l’atto costitutivo. Trovare un pull di avvocati che poi con pazienza scriva una semplice legge, tesa ad estendere i privilegi dei parlamentari e dei senatori, a tutti i cittadini italiani. Dopo di che raccogliere le firme, e trovare un parlamentare che si faccia carico di avallare e seguire parlamentare. Sì, perché in Italia, il diritto del cittadino di promuovere le leggi di iniziativa popolare, è un diritto solo sulla carta. In realtà le leggi giacciono dimenticate e sepolte di polvere.

L’idea è semplice: visto che siamo impossibilitati a cambiare le cose, chiediamo che le cose restino uguali, ma a beneficio di tutti.

Per esempio le mense degli operai e dei lavoratori avranno la stessa qualità e lo stesso prezzo di quella di Camera e Senato. Si lavorerà dal martedì al venerdì, i viaggi saranno a carico dello stato, le diarie verranno calcolate con le tabelle della Camera e del Senato e non più su quella di 4 ruote quando usi la tua auto per spostarti. Tutti i lavoratori, avranno un’ora di ricreazione ogni giorno lavorativo, e due il mercoledì. All’interno di ogni fabbrica, scuola, ministero, ente, azienda sarà presente un barbiere e un parrucchiere per signora, ogni cittadino malato non farà la fila per un accertamento clinico, e in caso di necessità sarà operato dai migliori medici a costo zero. Tutte le spese mediche sostenute al di fuori del servizio sanitario nazionale, saranno rimborsate, ed ovviamente tutti i cittadini avranno lo stipendio base di lor signori, comprese gratifiche, detrazioni, ruberie. Inutile dire, che con questa legge di iniziativa popolare, anche il lodo Alfano sarà esteso a tutta la popolazione italiana.

Non sto scherzando. Io da sola non ce la posso fare. Non porterà a nulla, ma potrebbe essere un modo per parlare a un numero maggiore di menti addormentate.

martedì 3 marzo 2009

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