Top Secret (di Rita Pani)
La stampa deve tacere, non per poco come auspicato dal presidente della Repubblica, ma per sempre, e se non basta il bavaglio approvato con decreto, troveremo altri modi. Il segreto di stato. Il segreto di stato, una volta, si usava solo per non farci sapere che le stragi fasciste erano stragi di stato. Certo erano altri tempi. Erano i tempi in cui ancora esisteva la classe operaia, erano i tempi in cui i padroni non potevano trattare gli operai come schiavi, erano soprattutto i tempi in cui il popolo era senziente. In buona sostanza, era il tempo della democrazia cristiana.
Oggi la nuova democrazia cristiana, più fascistizzata che cristianizzata, non ha più bisogno di combattere l’operaio, o il popolo che potrebbe rivoltarsi. Addomesticato dalla TV, reso spavaldo contro i deboli e servo a favore dei potenti, c’è solo da lavorare perché tale resti, e se non bastano le turbative di mercato del monopolista dell’editoria italiana, casualmente anche a capo del governo, che suggerisce di uccidere la stampa facendo mancare l’introito della pubblicità, se non basta la legge che alla stampa pone il bavaglio, allora si utilizza il segreto di stato.
Così, dato che i risultati della dissolutezza della vita del potente inizia a innescare qualche timida reazione da un popolo reso più consapevole dalla difficoltà della vita spicciola che non da una presa di coscienza reale, avanti con l’arroganza. I voli per la Sardegna, ancora documentabili fotograficamente saranno sottoposti a segreto. In fondo c’è pure una certa logica. Si tratta pur sempre di un esercito: un esercito di troie aviotrasportate in gran segreto per compiacere il padrone di tutto.
E mi torna in mente il presidente della Repubblica, che invita tutti alla tregua. Ma tregua a che cosa? Dov’è la guerra? Se avesse invitato nuovamente il Parlamento a ritrovare le origini del funzionamento democratico, forse, avrebbe fatto cosa più gradita. Hanno ucciso la democrazia, ma la gente piange meno che per Michael Jackson.
mercoledì 1 luglio 2009
mercoledì 23 dicembre 2009
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